Allora, è bene che io vi avvisi. Generalmente tendo a colorire lievemente le mie storie con qualche pensiero postumo che aiuta un po' a romanzare gli avvenimenti. E si, aiuta anche a rendere più comica una situazione che già di per se fa tanto ridere. In questo caso specifico ho ritenuto opportuno lasciare i fatti tali e quali alla realtà perchè niente potrà mai rendere più comica questa serata. E soprattutto questo individuo.
Attenzione: la lettura di questo post non è per gente particolarmente suscettibile e/o sensibile. Io ve lo dissi.
Tempo fa, intorno a Novembre 2010, ero all'inizio della mia ricerca di una casa a Milano. Cercavo una semplice stanza. E siccome ne guardavo tantissime avevo preso l'abitudine di salvare in rubrica i numeri di telefono delle persone che contattavo. Tra questi quello di Vanesso (nome in codice per "Vattenn' fess'!!"). Il prezzo sembrava conveniente, la zona mi sembrava interessante, ma alla fine avevo optato per cercare una sistemazione col mio attuale coinquilino. Perciò mi scusai per essermi reso disponibile ed interessato, ma (inventai) il mio contratto di lavoro era stato spostato a più avanti e quindi per ora non cercavo niente. Stizzito e amareggiato, Vanesso cominciò a provarci con me a distanza. Ok, sono lusingato, ma no!
Passa il tempo, passano i mesi, mi trasferisco a Milano e una sera di Maggio mi ritrovo solo a casa, annoiatissimo e un po' accaldato. Sdraiato sul letto, mezzo sciolto come una sottiletta del discount appoggiata su un hamburger di soja, decido di fare pulizia di contatti dal cellulare. Ovviamente avevo dimenticato di aver salvato il suo numero e prima di cancellarlo, perchè avrebbe potuto essere importante, mandai un garbato sms: "Ciao! Scusa ho questo numero in memoria ma, siccome sono biondo dentro e con un principio di Altzheimer perchè mi porto avanti col lavoro, non ricordo chi sei!".
Purtroppo per me, lui lo ricordava BENISSIMO!
"Ma ciaoooo! Tu sei il bel ragazzo di Bologna che doveva venire a vivere con me! Sono Vanesso. Ci siamo sentiti tempo fa, ricordi? Quindi ti sei trasferito! Perchè non mi hai chiamato per la stanza? Avevi chiesto prima a me."
Paura e panico.
"Beh... Dopo tutti questi mesi, pensavo avessi già affittato e non ho pensato a richiamarti... Quindi ho cercato altro..." (a volte, come le invento io le scuse, manco Berlusconi, guarda...)
"Eh no, io comunque l'avrei data a te. Beh allora dobbiamo uscire una sera a bere così ti fai perdonare." "Certameeeeenteeeee!!!" (salendo di 3 ottave con la voce lasciando trapelare il mio profondo orrore)
Ma l'orrore non stava nella sua profferta che, diciamocelo, sono stato solo scemo io a non dire subito un bel No secco e categorico.. Nono, il vero orrore risiedeva solo nel fatto che per 6 mesi si era tenuto il mio numero e che adesso aveva una plausibile scusa per poterlo usare come e quando gli pareva e piaceva! Sappiatelo, non è che voglia tirarmela, ma il mio numero di telefono non è come il call center della Vodafone al quale chiunque può telefonare quando gli va e ci trova una vocina sottopagata eccessivamente sovraeccitata pronta a rispondere sennò non piglia l'approvvigionamento.. No. Sotto questo specifico punto di vista sono alquanto discreto.
E faccio benissimo ad esserlo perchè Vanesso il giorno dopo comincia a massacrarmi di messaggi che sembrano quelli da classica chattata ninfomane gay.
"Come sei? / Dove stai? / Sei fidanzato? / Puoi ospitare? / Sei gay o bisex -che per inciso sta cosa poi non ho mai capito che differenza possa fare- ".
Ci mancava solo che mi chiedesse se sono attivo, passivo o double face come i materassi Eminflex! Terminato il mio curriculum frociae, parte con un'autocelebrativa narrazione della sua entusiasmante vita. Sempre tramite messaggi.
"Io sono 1,78, muscoloso, biondo scuro, occhi verdi, sono bellissimo, faccio il circense, studio anche clownerie perchè la vita del clown è intrisa di filosofia -non dirlo a me che sono nato pagliaccio e morirò coglionazzo-..." e via dicendo. Insomma, tanti messaggini... Che normalmente potrebbero essere una valido modo per fare una conoscenza indiretta del soggetto. Se non fosse che al suo cellulare non funziona lo spazio e quindi, per staccare le parole, va a capo.
E ora immaginatevi la mia gioia nel ricevere 200 sms chilometrici da questo individuo.
Non contento, il Vanesso desidera anche che io lo chiami! Ma non agli orari degli esseri umani. No. Dopo mezzanotte. Perchè lui vive di notte e dorme di giorno.
Amore, non siamo tutti vampiri come Robert Pattinson e la mattina noi al lavoro ci andiamo!...
Che poi fossero telefonate utili ad instaurare un dialogo, capirei. Ma tu mi tieni al telefono un'ora e mezza per parlarmi degli stracazzacci tuoi… di notte! E già di giorno non me ne può fregare una benedetta nespola della tua vita da pagliaccio, figuriamoci all'una di notte che sto già per metà in decomposizione nel letto!!...
Niente, gira che ti rigira, dopo avermi chiesto ottocento volte di vederci, accetto di andare a bere una birra con lui dopo il lavoro. Per la cronaca, quel giorno finivo alle 22.30 di lavorare. Però ad un certo punto mi sono detto "Che cavolo, ti fai un sacco di pregiudizi sulle persone senza nemmeno avergli dato la possibilità di mostrarsi per come sono davvero! E poi questo magari è davvero un gran bel pezzo di sottofiletto di vitellone al pepe rosa che aspetta solo di essere condito con un bel sughettino al marsala... Che ti costa andarci a bere una cosina?"... Perdonate l'allegoria culinaria, ma avevo molta fame quella sera.
Orbene, concordo col Vanesso di vederci vicino casa mia. Mi informa che all'appuntamento sarà presente anche una sua cara amica. Ok, meglio, così si stempera anche un po' l'imbarazzo di questo incontro al buio. Io, allegro e giulivo sulla mia Chelsea -la mia auto si chiama così "CELSI", perchè è la macchina Cesso... infatti è targata WC-, mi dirigo verso il luogo concordato, davanti all'Esselunga. Non sapendo però che faccia potesse avere questa creatura decido di chiamarlo per tentare di ritrovarci da qualche parte. Fermo al semaforo comincio a chiedergli informazioni rapidissime, quando mi rendo conto che è proprio lì anche lui, al buio, vicino al semaforo, dietro una siepe... e lo saluto con la manina per farlo avvicinare. Lui arriva e la luce comincia ad illuminarlo dal basso dei suoi infradito di ecopelle, salendo lungo i polpacci tonici, le cosce rivestite da un pantaloncino color marron glacè avariato, la maglietta verde spinacio bollito, troppo succinta sulla vita un po' troppo abbondante e stranamente un po' troppo larga sulle spalle decisamente troppo poco muscolose, fino ad arrivare al volto butterato, appoggiato su un possente collo da minotauro che ha appena finito di lavorare alla corrida. Ebbene si. Non era per niente figo. Io ero ancora fermo al semaforo, anche perchè ho avuto un ictus nel frattempo, lui si accosta al mio finestrino e comincia a darmi indicazioni su dove fermarmi e parcheggiare.
"Guarda, facciamo così. Io arrivo a piedi con la mia amica e tu fermati alla prossima strada a destra. Proprio di là!" E nel dire questo si volta di lato per indicarmi il luogo esatto e voltandosi noto.......
(ecco sta per arrivare il momento forte della serata... tenetevi stretti a qualcosa di solido...)
.... che gli manca l'orecchio destro ....
(io ve l'avevo detto che non era un post per gente sensibile.)
Avrei tanto, ma tantissimo, voluto essere filmato in quel momento per poter vedere la mia faccia in quel preciso istante. Come nei peggiori incubi post peperonata e cotechino crudo, mi sono ritrovato a perdermi in quel buco nero, in quell'ingresso agli inferi, in quell'anticamera che porta al mondo di Narnia… Una frazione di secondo che però sembra essere durata così tanto a lungo che avrei potuto spendere quel tempo ad abbattere un T-Rex a colpi di fichi molli.
Mentre questi pensieri mi turbinavano nella testa insieme ad una voce stridula che urlava "BUCOBUCOBUCOBUCOBUCO!!!", Vanesso si volta di scatto e per poco non mi becca nel tentativo di infilare un bastoncino in quel pertugio per verificare che non fosse un portale verso una dimensione parallela. Ricompostomi a tempo record, sorrido (istericamente) e mi dirigo (a 230km/h) verso il luogo da lui indicatomi (BUCOBUCOBUCOBUCO!!), parcheggio e la mia testolina (che si stava ancora riprendendo dallo shock) realizza che mi restavano solo 5 minuti scarsi per elaborare un piano d'evasione.
Scappare non potevo. Sapeva come rintracciarmi. E poi c'era l'amica. Non potevo fare una cosa del genere anche a lei che è costretta a vederlo tutti i giorni (BUCOBUCOBUCOBUCO!!). No. Dovevo inventarmi qualcosa. Il cagotto? No, banale. Il parto del criceto? Non sono abbastanza ER stasera. Il gas acceso? La lavatrice che ha finito!? Cosa? COSA?!?!?!?!? Cazzo sta arrivando... è a 300 metri... percepisco il buco... che mi invento? che mi invento? che mi inven...... ci sono!.... la scusa più classica, ma sempre molto efficace! IL FINTO FIDANZATO!
"...No amore, te l'ho detto. Sono fuori a bere una cosa. ... Ma si, torno a casa presto. Tanto sono stanco... ... Ahahahahah... Vabbene amo'... Si, ti chiamo dopo... ... Anche io... Ciao... [faccio finta di chiudere la conversazione] Ma ciao! Finalmente ci conosciamo..."
Ovviamente parlavo a voce sufficientemente alta per fare in modo che sentisse esattamente ogni singola parola. Sentire... oddio... dipende da che lato era girato... Cazzo!
Vabbè, incamminiamoci. Lungo la strada io mi posiziono alla sua sinistra CATEGORICAMENTE, malgrado la sua amica tenti disperatamente di farmi stare dall'altro lato con la scusa che a destra ci sono le piante decorative dei negozi e lei ci va a sbattere contro. Abbella de zzio, soffro più io a guardare nella Fossa delle Marianne che te a mangiare un po' di verdura che dalla tua brutta cera direi che ne hai davvero tanto bisogno.
Entriamo nel locale, una specie di birreria/sala da tea/ritrovo per strafattoni alternativi mezzo camionisti feticisti del leather/lellogestito e ci posizioniamo in un tavolino alto con gli sgabelli. Da un lato del tavolo ci sono io, a capotavola sulla mia destra Sfingia (l'amica) e difronte a me (porcadiquellaputtana) Vanesso, che per via della posizione strategica è costantemente rivolto verso destra mettendo in bella mostra tutto ciò che la natura (o un parrucchiere molto poco esperto, o Freddie Kruger... ) gli ha privato. La cameriera ci porta velocemente i menù e io ne approfitto per usare astutamente il mio come schermo protettivo e coprire almeno parzialmente la vista di quella natura morta e sepolta. (BUCOBUCOBUCOBUCO!!)
Sia chiaro, non è che sono uno stronzo insensibile. Ma è impossibile non notarlo, anche con la luce volutamente soffusa dell'ambiguissimo locale. Immaginate un normalissimo orecchio: un buchino piccino circondato da una parabolina mollicosa a volte carina e a volte un po' meno. Ecco. Dimenticatelo. Io vedo un buchino con un lombrichetto grasso adagiato attorno, un salsicciottino arrotolato attorno ad una voragine, un ano pieno di emorroidi fastidiosamente decentrato.
"Quindi tu insegni canto!?" mi chiede. Deduco voglia fare conversazione.
"...Ehm...Si... insegno sia canto che recitazione...".
"Oh che bello. Anche io vorrei cantare, però sono proprio stonato. Hai mai avuto allievi stonati?"
"Beh si può capitare."
"E come fai?"
"Eh, guarda... E' solo una questione di orecchio..."
(BUCOBUCOBUCOBUCO!!)
CAZZOOOOOOOOOOOO!!!
O.o' "...Orecchio musicale... eeeee... ascolto.... -mynkja- ...eeee... quindi tu lavori al circo?! Oh ma che bello... davvero singolare come lavoro, accidenti. E di cosa ti occupi esattamente?!"
No niente, mi stavo scavando la fossa con un Caterpillar. Ma come cazzo mi è venuto in mente!? ...questione di orecchio...
E soprattutto, come mi è venuto in mente di chiedergli di parlare a ruota libera?!
25 minuti trascorsi ad ascoltare discorsi su quanto lui sia bravo e gli altri no, su quanto lui sia fantastico e gli altri delle merde, su quanto mi ha strascassato il cazzo e io no! Ma dove mynkja è finita la cameriera!?! Dammi dell'alcool!!!
Non solo Vanesso, da adesso in poi denominato Van Gogh per ovvi motivi, è un cesso a pedali con le rotelle, è anche logorroico, egocentrico ed egoriferito. E la sua stupida amica non è da meno. Sfingia è una studentessa di 20 anni sfigata che ha solo lui e il suo gatto come amici e che non sa parlare d'altro se non di filosofia (perchè frequenta la facoltà di filosofia ovviamente) e di quanto le piacerebbe andare a Gardaland!
"Ma tu non ci sei stato?" mi grida all'improvviso.
"...No mai..."
"E allora dobbiamo portarcelo, vero?" rivolta a Van Gogh.
"Ma certo. Organizziamoci e andiamo insieme! Tra due settimane!" risponde il moncoloide.
PANICO!!!!
"Vi ringrazio... ma... a me non piace tantissimo... ho paura dell'acqua... delle montagne russe... non mi divertirei..."
"Ma dai -dice Van Gogh- non ti fanno niente, sono sicure!"
"No davvero, sono stato una volta sul BrucoMela e son stato male perchè mi si sono attappate le orecchie per due giorni, sai..."
(BUCOBUCOBUCOBUCO!!)
-LA SMETTIAMO DI PARLARE DI ORECCHIE, CAZZO?!-
"Però grazie per avermi pensato..." e giù di alcool.
"Io proprio non sopporto quelli che criticano le cose senza nemmeno averle provate. Dovresti provare. Vieni con noi la prossima settimana a ballare."
...???...
Scusa ma… Il senso logico della tua frase?!
"Guarda, devo chiedere al mio ragazzo."
Ecco... ho giocato il jolly...
E con somma soddisfazione noto un lieve irrigidimento nella sua mandibola che gli arriccia ancora di più il lombricozzo auricolare (BUCOBUCOBUCOBUCO!!).
Vogliono bere un'altra birra.
Scappo fuori a fumare.
Col telefono.
Fingo una telefonata (sia benedetta l'applicazione FAKE CALL).
Mi raggiungono per fumare.
"...Si amore mio... Tra poco torno a casa... No dai, non aspettarmi alzato... E vabbene, aspettami per il bacio della buonanotte... Ciao tesoro mio..."
"E da quanto state insieme?" Comincia subdolamente ad informarsi Sfingia mentre Van Gogh finge di comunicare con le pantegane.
"Cinque anni."
"Ma lui è di qui?"
"Si, lui lavora qui."
"E scusa, se ti sei trasferito da poco, prima come facevate a vedervi?"
-Brutta stupida zoccola da marciapiede ficcanaso amante degli orecchiomutilati e per di più brutta e mal vestita, ti vuoi fare i cazzi tuoi che non so più cosa inventarmi!?-
"...Beh... Lui si è trasferito qui solo un anno fa... Stavamo insieme da tanto, quindi ci siamo visti un po' meno per poco. Ora abitiamo vicini di nuovo. Sai, quando ci si ama tanto si può anche stare un po' lontani e non cambia niente perchè c'è fiducia."
"Eh no, -interrompe il Van Gogh- io queste cose non le concepisco! -ma qualcuno te l'ha chiesto?- Se sto con qualcuno devo averlo vicino sempre. Perchè occhio non vede... -e orecchio ti duole?-"
Per farla breve. Continuiamo la conversazione all'interno per altri... 2 minuti... dopodichè me ne vado per raggiungere il mio finto fidanzato che mi sta aspettando per coccolarlo. E vaffanculo!...
Sulla strada per tornare a casa ho davanti solo un'immagine. BUCOBUCOBUCOBUCO!!
Ma non è tutto, amici miei. No, purtroppo.
Il giorno dopo ricevo un'altro dei suoi sms senza spazio ma tutto a capo.
"Ciao
caro
è
stato
davvero
molto
bello
conoscerti
ieri
sera
.
.
.
Sembri
una
persona
davvero
solare
e
mi
piacerebbe
potessimo
ancora
sentirci
.
.
."
Non dubito che ti piacerebbe sentire, mio caro.
Ore 01.34
DRIIIIIIIN
"....umpfhmmmpronto?..."
"Ciao caro, come stai? Mi chiedevo se ti andava di farmi un po' compagnia che stasera sono solo. Mi va bene anche se stiamo solo al telefono. Che hai fatto oggi? Dai raccontami qualcosa che mi metto sul fianco col telefono sul cuscino e l'orecchio appoggiato sopra."
(BUCOBUCOBUCOBUCO!!) ma così lo inglobi, scemo!
"...Scusa Van G.... Esso... Van-esso... ma stavo dormendo..."
"Ah, perdonami. Vabbè allora visto che sei sveglio parliamo un po?"
"No."
Giorno dopo.
28 sms
Ore 02.04
DRIIIIIIN
Eh no... lo lascio suonare... anche se non suona perchè ho il vibratore inserito...
Giorno dopo.
"Senti
ma
ti
ho
fatto
qualcosa?
No
perchè
ieri
non
mi
hai
risposto
quando
ti
ho
chiamato
e
non
vorrei
che
non
mi
avessi
risposto
apposta
per
qualcosa
che
ho
fatto"
Risposta
"Non ti ho risposto perchè erano le 2 e hai svegliato me e il mio ragazzo."
"Ah
scusami
non
volevo.
Allora
venerdi
vieni
a
ballare
con
me?"
Ti hanno tranciato via anche il cervello insieme a quel cazzo di orecchio!?
"Il mio ragazzo non è molto felice che ci venga quindi mi sa di no"
(ok, questo lo scrivo normale perchè mi fa male la mano ad andare sempre a capo, ma voi immaginate che lo sia)
"Beh senti, guarda che se il tuo ragazzo è così geloso forse non è il caso che ci stai insieme. Se non ti fa nemmeno uscire con gli amici, è uno stronzo scusa se te lo dico. E poi avrei comunque chiesto anche a lui se voleva venire. Mica ci sto provando con te!"
No basta, qui siamo alla follia più totale.
Da qui in poi io smetto di rispondergli, anzi, gli chiedo cortesemente di lasciarmi in pace sul serio.
Ma indovinate un po'?
Continua a scrivermi e a chiamarmi ogni giorno per 3 settimane.
Finchè non faccio rispondere ad un mio amico che, con voce minacciosa, gli intima di smettere di importunare il suo ragazzo.
E lo fa.
Ma sappiamo tutti che a Van Gogh da una parte gli entra e dall'altra gli cola...
E a singhiozzo a continuato a scrivermi sms.
E a chiamare di notte.
Finchè non ho scoperto che esiste anche l'applicazione per bloccare alcuni numeri di telefono.
Non ci siamo più sentiti. Vabbè, lui anche prima non si sentiva, ovviamente.
Ma da allora, quando conosco qualcuno, la mia prima preoccupazione è assicurarmi che abbia tutti i pezzi al posto giusto.
(BUCOBUCOBUCOBUCO!!)