martedì 25 marzo 2008

Provare per credere

Sarà che non sono un fedele seguace della moda, sarà che sono pignolo su qualunque cosa, sarà quello che volete ma io non sopporto con tutto il mio cuoricino di cioccolato quelli che dicono: “Non sono gay. Ho solo voluto provare.”. Ecco io vorrei provare a vedere se all’interno del tuo cranio c’è un cervello o un tortino di mele.
Che qualcuno mi spieghi come si può provare ad essere gay! No, dico davvero… io ho provato ad essere etero, ho provato ad essere un bravo ragazzo studioso, ho provato la nutella sulla pizza e l’ebbrezza dello stare un giorno senza mutande… ma esigo davvero sapere come si può anche solo immaginare di provare ad essere gay! O lo sei o non lo sei!!! Forse la mia concezione della vita è alquanto distorta, ma non è che siamo nell’emporio Armani e proviamo una maglia o un pantalone per poi decidere quale dei due dobbiamo comprare. Secondo me la sessualità è come un armadio e non come un emporio: metti quello che hai. Non puoi scegliere dall’armadio del vicino. Ok, non è un esempio molto chiaro, ma lasciate che mi spieghi. Ultimamente ho scoperto che un mio amico, fedele sostenitore della sua dubbia eterosessualità, ha avuto più di un incontro clandestino a scopi sessuali con un altro ragazzo. Ora… ammettiamo pure che tu sia curioso e che tu voglia provare, va bene, fallo! Ma la seconda volta vuoi provare ancora? Con la stessa persona? E la terza volta? Cos’è, non eri abbastanza convinto delle tue scelte? Forse forse ti piaceva la cosa?! No. Lui ha solo voluto provare. Certo, perché tutti ti credono tesoro…
Ma andiamo!!! La pura e semplice verità è che gli “etero” NON provano. E per definizione si può provare solo una volta, non tre. Per di più con la stessa persona! Essere gay non è uno status che si può scegliere dall’oggi al domani, è una cosa che hai dentro da sempre e che prima o poi affiora, sradicando tutto quello che ti hanno inculcato fin da bambino su api e fiori. Diciamolo una volta per tutte: gay si nasce, non si diventa. E basta! Niente storie o discorsi di psicoanalisi da rivista scandalistica. Questa è e sarà sempre una verità assoluta. Come Brad Pitt: è e sarà sempre un gran bel tronchetto della felicità. Dio lo benedica…
Un’altra cosa contro la quale mi batto a spada tratta sono i finti bisessuali. Già, perché non tutti i bisex sono uguali: ci sono quelli D.O.C. e quelli tarocco. E gli ultimi sono da evitare come i gatti neri per strada. Portano sfiga. Infatti tutti coloro che hanno una relazione con codeste creature arrivano ad un certo punto della vita in cui tirano avanti a pane e prozac, tanta è la iella che li affligge. Perché il bisessuale tarocco sostiene candidamente di apprezzare allo stesso identico modo sia gli uomini sia le donne. Metà gay e metà etero. Balle! Non esiste nessuno così! Nemmeno Rita Levi Montalcini sarebbe in grado di trovare un essere umano con il DNA metà gay e metà etero. Al vero bisessuale piacciono sì le donne e gli uomini, ma non allo stesso modo. Ha comunque una preferenza, che sembra anche più logica come cosa. È come il tea freddo: c’è pesca e limone. A qualcuno piace la pesca, a qualcun altro il limone e ad alcuni piacciono entrambi, ma ne preferisce comunque uno. In mancanza della pesca beve il limone o viceversa. Ma lui, il bisex tarocco, no! Lui beve pesca e limone insieme. Dice che il gusto non cambia perché si tratta sempre di tea. Che sarebbe come dire che uomini e donne a letto sono la stessa cosa, perché tanto tutti hanno un buco del culo. Certo. Un discorso che è tutta una grinza.
Un mio ex, molto molto ex a dire il vero, sosteneva con passione di appartenere al gruppo dei bisessuali. Purtroppo per me si è rivelato il vero prototipo di bisex tarocco. Che culo! Sono stato con lui giusto il tempo di farmi venire un’ulcera duodenale. Dico solo che era un tipo molto passivo sessualmente parlando, ma quando si stava coi suoi amici, che ovviamente ignoravano che per mesi si divertiva a passare le notti piegato in due come uno gnocco nell’alcova, automaticamente i suoi discorsi sfioravano il ben noto quoziente intellettivo di Totti, giusto un pelino meno.
“Mynkja, guarda quella che tette!”
“Oh, mynkja, che gnocca quella là!”
“Quella la prendo e la rivolto come un pedalino, mynkja!”
“Oh, mi prude la mynkja!”
Insomma, da un uomo che ha sempre la mynkja in bocca cosa puoi aspettarti?
Per dirla breve, essere gay per certa gente è ancora motivo di assoluta vergogna. Tale è la paura di essere scoperti e giudicati che ci si inventa le più strepitose menzogne, per autoconvincersi che in fondo possiamo essere perdonati dei nostri peccati da omosessuali, in quanto non lo siamo completamente. Oppure abbiamo solo provato e questo è solo un peccato veniale.
Credetemi!
Provare per credere.

3 commenti:

  1. quant'è vero! :D
    alla larga repressi!

    Ma sai che sinceramente non riesco a collegarti? lo so che faccio figuracce ma io con le foto non ce la posso fare...comunque se domenica sarai dei nostri mi svelerai l'arcano :D

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  2. certo!! sinceramente non ricordo nemmeno io... ma ricordo la foto!!... bah... ma domenica come sarebbe l'avvenimento? perchè io non posso tutto il giorno, ho delle prove e un marito da sfamare...

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  3. Ho conosciuto moltissime persone che negano la loro omosessualità, ma non è colpa loro se non hanno il coraggio e i mezzi per farlo.
    Per quanto concerne la bisessualità credo sia una cosa reale, o meglio, siamo noi piccoli esseri umani che ci complichiamo la vita etichettandoci, mentre se tutti vivessero la propria sessualità in maniera "normale" e ognuno di noi se ne fregasse di ciò che fanno a letto gli altri sarebbe tutto molto più facile.
    Ricordo quando in gioventù facevo incontri in chat con ragazzi che si definivano insospettabili...infatti, nessuno avrebbe mai sospettato che potessero essere etero :-)

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