martedì 25 ottobre 2011

The Loser's Game - Puntata 3 "Van Gogh"

Allora, è bene che io vi avvisi. Generalmente tendo a colorire lievemente le mie storie con qualche pensiero postumo che aiuta un po' a romanzare gli avvenimenti. E si, aiuta anche a rendere più comica una situazione che già di per se fa tanto ridere. In questo caso specifico ho ritenuto opportuno lasciare i fatti tali e quali alla realtà perchè niente potrà mai rendere più comica questa serata. E soprattutto questo individuo.

Attenzione: la lettura di questo post non è per gente particolarmente suscettibile e/o sensibile. Io ve lo dissi.

Tempo fa, intorno a Novembre 2010, ero all'inizio della mia ricerca di una casa a Milano. Cercavo una semplice stanza. E siccome ne guardavo tantissime avevo preso l'abitudine di salvare in rubrica i numeri di telefono delle persone che contattavo. Tra questi quello di Vanesso (nome in codice per "Vattenn' fess'!!"). Il prezzo sembrava conveniente, la zona mi sembrava interessante, ma alla fine avevo optato per cercare una sistemazione col mio attuale coinquilino. Perciò mi scusai per essermi reso disponibile ed interessato, ma (inventai) il mio contratto di lavoro era stato spostato a più avanti e quindi per ora non cercavo niente. Stizzito e amareggiato, Vanesso cominciò a provarci con me a distanza. Ok, sono lusingato, ma no!
Passa il tempo, passano i mesi, mi trasferisco a Milano e una sera di Maggio mi ritrovo solo a casa, annoiatissimo e un po' accaldato. Sdraiato sul letto, mezzo sciolto come una sottiletta del discount appoggiata su un hamburger di soja, decido di fare pulizia di contatti dal cellulare. Ovviamente avevo dimenticato di aver salvato il suo numero e prima di cancellarlo, perchè avrebbe potuto essere importante, mandai un garbato sms: "Ciao! Scusa ho questo numero in memoria ma, siccome sono biondo dentro e con un principio di Altzheimer perchè mi porto avanti col lavoro, non ricordo chi sei!".
Purtroppo per me, lui lo ricordava BENISSIMO!
"Ma ciaoooo! Tu sei il bel ragazzo di Bologna che doveva venire a vivere con me! Sono Vanesso. Ci siamo sentiti tempo fa, ricordi? Quindi ti sei trasferito! Perchè non mi hai chiamato per la stanza? Avevi chiesto prima a me."
Paura e panico.
"Beh... Dopo tutti questi mesi, pensavo avessi già affittato e non ho pensato a richiamarti... Quindi ho cercato altro..." (a volte, come le invento io le scuse, manco Berlusconi, guarda...)
"Eh no, io comunque l'avrei data a te. Beh allora dobbiamo uscire una sera a bere così ti fai perdonare." "Certameeeeenteeeee!!!" (salendo di 3 ottave con la voce lasciando trapelare il mio profondo orrore)
Ma l'orrore non stava nella sua profferta che, diciamocelo, sono stato solo scemo io a non dire subito un bel No secco e categorico.. Nono, il vero orrore risiedeva solo nel fatto che per 6 mesi si era tenuto il mio numero e che adesso aveva una plausibile scusa per poterlo usare come e quando gli pareva e piaceva! Sappiatelo, non è che voglia tirarmela, ma il mio numero di telefono non è come il call center della Vodafone al quale chiunque può telefonare quando gli va e ci trova una vocina sottopagata eccessivamente sovraeccitata pronta a rispondere sennò non piglia l'approvvigionamento.. No. Sotto questo specifico punto di vista sono alquanto discreto.
E faccio benissimo ad esserlo perchè Vanesso il giorno dopo comincia a massacrarmi di messaggi che sembrano quelli da classica chattata ninfomane gay.

"Come sei? / Dove stai? / Sei fidanzato? / Puoi ospitare? / Sei gay o bisex -che per inciso sta cosa poi non ho mai capito che differenza possa fare- ".

Ci mancava solo che mi chiedesse se sono attivo, passivo o double face come i materassi Eminflex! Terminato il mio curriculum frociae, parte con un'autocelebrativa narrazione della sua entusiasmante vita. Sempre tramite messaggi.
"Io sono 1,78, muscoloso, biondo scuro, occhi verdi, sono bellissimo, faccio il circense, studio anche clownerie perchè la vita del clown è intrisa di filosofia -non dirlo a me che sono nato pagliaccio e morirò coglionazzo-..." e via dicendo. Insomma, tanti messaggini... Che normalmente potrebbero essere una valido modo per fare una conoscenza indiretta del soggetto. Se non fosse che al suo cellulare non funziona lo spazio e quindi, per staccare le parole, va a capo.
E ora immaginatevi la mia gioia nel ricevere 200 sms chilometrici da questo individuo.
Non contento, il Vanesso desidera anche che io lo chiami! Ma non agli orari degli esseri umani. No. Dopo mezzanotte. Perchè lui vive di notte e dorme di giorno.
Amore, non siamo tutti vampiri come Robert Pattinson e la mattina noi al lavoro ci andiamo!...
Che poi fossero telefonate utili ad instaurare un dialogo, capirei. Ma tu mi tieni al telefono un'ora e mezza per parlarmi degli stracazzacci tuoi… di notte! E già di giorno non me ne può fregare una benedetta nespola della tua vita da pagliaccio, figuriamoci all'una di notte che sto già per metà in decomposizione nel letto!!...
Niente, gira che ti rigira, dopo avermi chiesto ottocento volte di vederci, accetto di andare a bere una birra con lui dopo il lavoro. Per la cronaca, quel giorno finivo alle 22.30 di lavorare. Però ad un certo punto mi sono detto "Che cavolo, ti fai un sacco di pregiudizi sulle persone senza nemmeno avergli dato la possibilità di mostrarsi per come sono davvero! E poi questo magari è davvero un gran bel pezzo di sottofiletto di vitellone al pepe rosa che aspetta solo di essere condito con un bel sughettino al marsala... Che ti costa andarci a bere una cosina?"... Perdonate l'allegoria culinaria, ma avevo molta fame quella sera.
Orbene, concordo col Vanesso di vederci vicino casa mia. Mi informa che all'appuntamento sarà presente anche una sua cara amica. Ok, meglio, così si stempera anche un po' l'imbarazzo di questo incontro al buio. Io, allegro e giulivo sulla mia Chelsea -la mia auto si chiama così "CELSI", perchè è la macchina Cesso... infatti è targata WC-, mi dirigo verso il luogo concordato, davanti all'Esselunga. Non sapendo però che faccia potesse avere questa creatura decido di chiamarlo per tentare di ritrovarci da qualche parte. Fermo al semaforo comincio a chiedergli informazioni rapidissime, quando mi rendo conto che è proprio lì anche lui, al buio, vicino al semaforo, dietro una siepe... e lo saluto con la manina per farlo avvicinare. Lui arriva e la luce comincia ad illuminarlo dal basso dei suoi infradito di ecopelle, salendo lungo i polpacci tonici, le cosce rivestite da un pantaloncino color marron glacè avariato, la maglietta verde spinacio bollito, troppo succinta sulla vita un po' troppo abbondante e stranamente un po' troppo larga sulle spalle decisamente troppo poco muscolose, fino ad arrivare al volto butterato, appoggiato su un possente collo da minotauro che ha appena finito di lavorare alla corrida. Ebbene si. Non era per niente figo. Io ero ancora fermo al semaforo, anche perchè ho avuto un ictus nel frattempo, lui si accosta al mio finestrino e comincia a darmi indicazioni su dove fermarmi e parcheggiare.
"Guarda, facciamo così. Io arrivo a piedi con la mia amica e tu fermati alla prossima strada a destra. Proprio di là!" E nel dire questo si volta di lato per indicarmi il luogo esatto e voltandosi noto.......

(ecco sta per arrivare il momento forte della serata... tenetevi stretti a qualcosa di solido...)




.... che gli manca l'orecchio destro ....




(io ve l'avevo detto che non era un post per gente sensibile.)

Avrei tanto, ma tantissimo, voluto essere filmato in quel momento per poter vedere la mia faccia in quel preciso istante. Come nei peggiori incubi post peperonata e cotechino crudo, mi sono ritrovato a perdermi in quel buco nero, in quell'ingresso agli inferi, in quell'anticamera che porta al mondo di Narnia… Una frazione di secondo che però sembra essere durata così tanto a lungo che avrei potuto spendere quel tempo ad abbattere un T-Rex a colpi di fichi molli.
Mentre questi pensieri mi turbinavano nella testa insieme ad una voce stridula che urlava "BUCOBUCOBUCOBUCOBUCO!!!", Vanesso si volta di scatto e per poco non mi becca nel tentativo di infilare un bastoncino in quel pertugio per verificare che non fosse un portale verso una dimensione parallela. Ricompostomi a tempo record, sorrido (istericamente) e mi dirigo (a 230km/h) verso il luogo da lui indicatomi (BUCOBUCOBUCOBUCO!!), parcheggio e la mia testolina (che si stava ancora riprendendo dallo shock) realizza che mi restavano solo 5 minuti scarsi per elaborare un piano d'evasione.
Scappare non potevo. Sapeva come rintracciarmi. E poi c'era l'amica. Non potevo fare una cosa del genere anche a lei che è costretta a vederlo tutti i giorni (BUCOBUCOBUCOBUCO!!). No. Dovevo inventarmi qualcosa. Il cagotto? No, banale. Il parto del criceto? Non sono abbastanza ER stasera. Il gas acceso? La lavatrice che ha finito!? Cosa? COSA?!?!?!?!? Cazzo sta arrivando... è a 300 metri... percepisco il buco... che mi invento? che mi invento? che mi inven...... ci sono!.... la scusa più classica, ma sempre molto efficace! IL FINTO FIDANZATO!
"...No amore, te l'ho detto. Sono fuori a bere una cosa. ... Ma si, torno a casa presto. Tanto sono stanco... ... Ahahahahah... Vabbene amo'... Si, ti chiamo dopo... ... Anche io... Ciao... [faccio finta di chiudere la conversazione] Ma ciao! Finalmente ci conosciamo..."
Ovviamente parlavo a voce sufficientemente alta per fare in modo che sentisse esattamente ogni singola parola. Sentire... oddio... dipende da che lato era girato... Cazzo!
Vabbè, incamminiamoci. Lungo la strada io mi posiziono alla sua sinistra CATEGORICAMENTE, malgrado la sua amica tenti disperatamente di farmi stare dall'altro lato con la scusa che a destra ci sono le piante decorative dei negozi e lei ci va a sbattere contro. Abbella de zzio, soffro più io a guardare nella Fossa delle Marianne che te a mangiare un po' di verdura che dalla tua brutta cera direi che ne hai davvero tanto bisogno.
Entriamo nel locale, una specie di birreria/sala da tea/ritrovo per strafattoni alternativi mezzo camionisti feticisti del leather/lellogestito e ci posizioniamo in un tavolino alto con gli sgabelli. Da un lato del tavolo ci sono io, a capotavola sulla mia destra Sfingia (l'amica) e difronte a me (porcadiquellaputtana) Vanesso, che per via della posizione strategica è costantemente rivolto verso destra mettendo in bella mostra tutto ciò che la natura (o un parrucchiere molto poco esperto, o Freddie Kruger... ) gli ha privato. La cameriera ci porta velocemente i menù e io ne approfitto per usare astutamente il mio come schermo protettivo e coprire almeno parzialmente la vista di quella natura morta e sepolta. (BUCOBUCOBUCOBUCO!!)
Sia chiaro, non è che sono uno stronzo insensibile. Ma è impossibile non notarlo, anche con la luce volutamente soffusa dell'ambiguissimo locale. Immaginate un normalissimo orecchio: un buchino piccino circondato da una parabolina mollicosa a volte carina e a volte un po' meno. Ecco. Dimenticatelo. Io vedo un buchino con un lombrichetto grasso adagiato attorno, un salsicciottino arrotolato attorno ad una voragine, un ano pieno di emorroidi fastidiosamente decentrato.
"Quindi tu insegni canto!?" mi chiede. Deduco voglia fare conversazione.
"...Ehm...Si... insegno sia canto che recitazione...".
"Oh che bello. Anche io vorrei cantare, però sono proprio stonato. Hai mai avuto allievi stonati?"
"Beh si può capitare."
"E come fai?"
"Eh, guarda... E' solo una questione di orecchio..."

(BUCOBUCOBUCOBUCO!!)

CAZZOOOOOOOOOOOO!!!

O.o' "...Orecchio musicale... eeeee... ascolto.... -mynkja- ...eeee... quindi tu lavori al circo?! Oh ma che bello... davvero singolare come lavoro, accidenti. E di cosa ti occupi esattamente?!"
No niente, mi stavo scavando la fossa con un Caterpillar. Ma come cazzo mi è venuto in mente!? ...questione di orecchio...
E soprattutto, come mi è venuto in mente di chiedergli di parlare a ruota libera?!
25 minuti trascorsi ad ascoltare discorsi su quanto lui sia bravo e gli altri no, su quanto lui sia fantastico e gli altri delle merde, su quanto mi ha strascassato il cazzo e io no! Ma dove mynkja è finita la cameriera!?! Dammi dell'alcool!!!
Non solo Vanesso, da adesso in poi denominato Van Gogh per ovvi motivi, è un cesso a pedali con le rotelle, è anche logorroico, egocentrico ed egoriferito. E la sua stupida amica non è da meno. Sfingia è una studentessa di 20 anni sfigata che ha solo lui e il suo gatto come amici e che non sa parlare d'altro se non di filosofia (perchè frequenta la facoltà di filosofia ovviamente) e di quanto le piacerebbe andare a Gardaland!
"Ma tu non ci sei stato?" mi grida all'improvviso.
"...No mai..."
"E allora dobbiamo portarcelo, vero?" rivolta a Van Gogh.
"Ma certo. Organizziamoci e andiamo insieme! Tra due settimane!" risponde il moncoloide.
PANICO!!!!
"Vi ringrazio... ma... a me non piace tantissimo... ho paura dell'acqua... delle montagne russe... non mi divertirei..."
"Ma dai -dice Van Gogh- non ti fanno niente, sono sicure!"
"No davvero, sono stato una volta sul BrucoMela e son stato male perchè mi si sono attappate le orecchie per due giorni, sai..."

(BUCOBUCOBUCOBUCO!!)

-LA SMETTIAMO DI PARLARE DI ORECCHIE, CAZZO?!-

"Però grazie per avermi pensato..." e giù di alcool.
"Io proprio non sopporto quelli che criticano le cose senza nemmeno averle provate. Dovresti provare. Vieni con noi la prossima settimana a ballare."
...???...
Scusa ma… Il senso logico della tua frase?!

"Guarda, devo chiedere al mio ragazzo."
Ecco... ho giocato il jolly...
E con somma soddisfazione noto un lieve irrigidimento nella sua mandibola che gli arriccia ancora di più il lombricozzo auricolare (BUCOBUCOBUCOBUCO!!).

Vogliono bere un'altra birra.
Scappo fuori a fumare.
Col telefono.
Fingo una telefonata (sia benedetta l'applicazione FAKE CALL).
Mi raggiungono per fumare.
"...Si amore mio... Tra poco torno a casa... No dai, non aspettarmi alzato... E vabbene, aspettami per il bacio della buonanotte... Ciao tesoro mio..."
"E da quanto state insieme?" Comincia subdolamente ad informarsi Sfingia mentre Van Gogh finge di comunicare con le pantegane.
"Cinque anni."
"Ma lui è di qui?"
"Si, lui lavora qui."
"E scusa, se ti sei trasferito da poco, prima come facevate a vedervi?"
-Brutta stupida zoccola da marciapiede ficcanaso amante degli orecchiomutilati e per di più brutta e mal vestita, ti vuoi fare i cazzi tuoi che non so più cosa inventarmi!?-
"...Beh... Lui si è trasferito qui solo un anno fa... Stavamo insieme da tanto, quindi ci siamo visti un po' meno per poco. Ora abitiamo vicini di nuovo. Sai, quando ci si ama tanto si può anche stare un po' lontani e non cambia niente perchè c'è fiducia."
"Eh no, -interrompe il Van Gogh- io queste cose non le concepisco! -ma qualcuno te l'ha chiesto?- Se sto con qualcuno devo averlo vicino sempre. Perchè occhio non vede... -e orecchio ti duole?-"

Per farla breve. Continuiamo la conversazione all'interno per altri... 2 minuti... dopodichè me ne vado per raggiungere il mio finto fidanzato che mi sta aspettando per coccolarlo. E vaffanculo!...

Sulla strada per tornare a casa ho davanti solo un'immagine. BUCOBUCOBUCOBUCO!!

Ma non è tutto, amici miei. No, purtroppo.
Il giorno dopo ricevo un'altro dei suoi sms senza spazio ma tutto a capo.
"Ciao
caro
è
stato
davvero
molto
bello
conoscerti
ieri
sera
.
.
.
Sembri
una
persona
davvero
solare
e
mi
piacerebbe
potessimo
ancora
sentirci
.
.
."

Non dubito che ti piacerebbe sentire, mio caro.
Ore 01.34
DRIIIIIIIN
"....umpfhmmmpronto?..."
"Ciao caro, come stai? Mi chiedevo se ti andava di farmi un po' compagnia che stasera sono solo. Mi va bene anche se stiamo solo al telefono. Che hai fatto oggi? Dai raccontami qualcosa che mi metto sul fianco col telefono sul cuscino e l'orecchio appoggiato sopra."
(BUCOBUCOBUCOBUCO!!) ma così lo inglobi, scemo!
"...Scusa Van G.... Esso... Van-esso... ma stavo dormendo..."
"Ah, perdonami. Vabbè allora visto che sei sveglio parliamo un po?"
"No."

Giorno dopo.
28 sms
Ore 02.04
DRIIIIIIN
Eh no... lo lascio suonare... anche se non suona perchè ho il vibratore inserito...

Giorno dopo.
"Senti
ma
ti
ho
fatto
qualcosa?
No
perchè
ieri
non
mi
hai
risposto
quando
ti
ho
chiamato
e
non
vorrei
che
non
mi
avessi
risposto
apposta
per
qualcosa
che
ho
fatto"

Risposta
"Non ti ho risposto perchè erano le 2 e hai svegliato me e il mio ragazzo."

"Ah
scusami
non
volevo.
Allora
venerdi
vieni
a
ballare
con
me?"

Ti hanno tranciato via anche il cervello insieme a quel cazzo di orecchio!?

"Il mio ragazzo non è molto felice che ci venga quindi mi sa di no"

(ok, questo lo scrivo normale perchè mi fa male la mano ad andare sempre a capo, ma voi immaginate che lo sia)
"Beh senti, guarda che se il tuo ragazzo è così geloso forse non è il caso che ci stai insieme. Se non ti fa nemmeno uscire con gli amici, è uno stronzo scusa se te lo dico. E poi avrei comunque chiesto anche a lui se voleva venire. Mica ci sto provando con te!"

No basta, qui siamo alla follia più totale.
Da qui in poi io smetto di rispondergli, anzi, gli chiedo cortesemente di lasciarmi in pace sul serio.
Ma indovinate un po'?
Continua a scrivermi e a chiamarmi ogni giorno per 3 settimane.
Finchè non faccio rispondere ad un mio amico che, con voce minacciosa, gli intima di smettere di importunare il suo ragazzo.
E lo fa.
Ma sappiamo tutti che a Van Gogh da una parte gli entra e dall'altra gli cola...

E a singhiozzo a continuato a scrivermi sms.
E a chiamare di notte.

Finchè non ho scoperto che esiste anche l'applicazione per bloccare alcuni numeri di telefono.

Non ci siamo più sentiti. Vabbè, lui anche prima non si sentiva, ovviamente.

Ma da allora, quando conosco qualcuno, la mia prima preoccupazione è assicurarmi che abbia tutti i pezzi al posto giusto.

(BUCOBUCOBUCOBUCO!!)

martedì 18 ottobre 2011

The Loser's Game - Puntata 2 "Tristano"

La seconda puntata dei miei infelici appuntamenti vede come protagonista Tristano (nome in codice per "Sei uno triste che risulta interessante solo per l'abominevole uso che fa del suo ano").

Arrivato a Milano, mi lasciai convincere che il modo migliore per trovare un nuovo spasimante era quella di usare un'applicazione per iPhone che se non ce l'hai "sciè, nn zei gniente": Grindr, ovvero il cercafroci. Tale applicazione ti permette, una volta registrato, di localizzare su una mappa TUTTI i finocchi che possiedono un iPhone e di cominciare a stalkerarli assiduamente fino ad ottenere un'appuntamento. O un paio d'ore di felicità.
Anche se dubbioso, lo scaricai... mi sono detto "Suvvia, magari col tempo le cose sono cambiate, con l'evoluzione tecnologica anche la razza umana si sarà evoluta per ascendere ad un livello superiore di..." Beh ovviamente no...
Nel giro di 3 giorni ho conosciuto e bloccato tutti quelli che erano nel raggio di 10km da casa mia.

Benissimo...

Il mio coinquilino però aveva più fortuna di me. Riusciva a farsi offrire un aperitivo, una pizza, un sushino... Essendo io in estremo stato di povertà mi sono lanciato... Insomma, magari sarò fortunato e riuscirò anche io a farmi offrire una cena così non mi devo mettere lì ai fornelli come al solito che poi lo so che finisco a cucinare dei banchetti reali per qualcuno che mi scarta sempre qualcosa perchè non gli piace...
Decisi di lasciarmi andare a più mansueti discorsi e di permettere ad alcuni e ben selezionati fanciulli di importunarmi con le loro fastidiosissime avances.
Sia chiaro, io non sono uno che se la tira, ma se ti dico "Ciccio, non mi interessano le dimensioni del tuo uccello al momento, gradirei piuttosto sapere se la tua psiche può o non può essere compatibile con la mia", tu non puoi continuare a mandarmi le foto del tuo pene ripreso da ogni angolazione e in ogni fase del suo inturgidimento. Voglio dire, è un pisello... visto uno, visti tutti. Più o meno...
Ed ecco che dal nulla vien fuori Tristano. 26 anni, lavora in banca, sembra carino. Parla poco. Ma sembra quasi simpatico. Non mi invita a cena manco a morire ovviamente (altrimenti non sarebbe stato annoverato tra i Losers della rubrica) e siccome non ho voglia di star lì a smessaggiare con lui per decadi, anche perchè quell'app ciuccia batteria più di una mignotta in periodo di saldi, lo invito a casa. Come sempre propongo qualcosa di assolutamente tranquillo ed innocente per evitare di esser frainteso e/o che l'altra persona possa aspettarsi una grande festa alla corte di Francia: lo invito per una partita a monopoli. Col coinquilino presente che così ci si toglie ogni dubbio.
Lui accetta di buon cuore e concordiamo per un post cena, intorno alle 21.30. Tristano abita lontano, molto lontano. A Monza. E' naturale che alle 21.43 mi arrivi il messaggio "Scusami sono un po' in ritardo, arrivo tra un'ora". Ed è ancora più naturale la mia risposta un secondo dopo "Muovi il culo che non ho intenzione di aspettare un'ora!".
Credo avesse intuito il mio tono a lievissimamente minaccioso perchè si è presentato alle 22.15... Inaccettabile lo stesso, ma sempre meglio che le 22.45...
Molto bene. Mi informa che sta parcheggiando. Io sento puzza di profumo fin dalla cucina... Suona al citofono e risponde una vocina che è un misto tra Puffetta e Fausto Leali. Sento la puzza avvicinarsi. Controllo dallo spioncino ma... io non vedo nessuno...
DLIN DLON
Ma... com'è possibile? Non può essere qua fuori, sto guardando dallo spioncino e non c'è nessuno!
DLIN DLON
Eh no, sento la puzza ma non vedo nessuno...
DLIN DLON
"Mynkja apri!!!" Mi ruggisce il coinqui che era molto più eccitato di me all'idea di avere un nuovo finocchio in giro per casa.
Apro.

..........

E' alto 1 metro e una castagna.

Profuma come una bagascia che comincia il turno di notte.

Ha la faccia che da rifatta coi tiranti del tendone da circo.

Vestito come se dovesse andare alla sua prima comunione.

Io chi ho ammazzato nella vita precedente per meritarmi questo?

"Ciaaaaaao, sono Tristaaaaaano" si presenta con questa vocina rauca e stridula.
Nel sorridere noto che gli occhi si tendono all'estremo come quelli dei cinesi. Occazzo, ha messo il fondotinta! Ma è mai possibile che un nano da giardino di 26 anni si sia fatto piallare la faccia così tanto? Santissima Carrà, ma aspetta almeno di arrivare a 40 se proprio devi... E poi, cosa vuoi fare con tutto questo fondotinta? Cosa sei? Un viados? Dove devi andare conciato così? Vuoi anche l'ombretto, un po' di lip gloss e una spruzzatina di fard per illuminare le guance?... 
"Ehm... non mi fai entrare?" squittisce lui interrompendo il mio monologo interiore...
"Ma certo! Prego accomodati..."
Lo scorto in cucina. Non so se devo accompagnarlo per mano. Non vorrei che inciampasse, cadesse per terra, si sbucciasse le ginocchia e cominciasse a piangere chiedendo dov'è la mamma.
Il coinqui si presenta. La scena è alquanto esilarante visto che il coinqui è alto 1,86 e il nano si e no sarà 1,55...
Ci sediamo a tavola tra una chiacchiera e l'altra e gli chiedo se posso offrirgli qualcosa da bere.
"Bah, vedi tu..."
Che vuol dire Vedi tu?... Spiegami... Illuminami d'immenso, oh tu, uomo dalla forma abat-jourica...
"Mah, che cos'hai?" - sicuramente non ho una lista dei vini come al Chez Minchion.
"Acqua, tea, camomilla, birra, cocacola un po' sgasata... un vinello..."
Opta per la birra, anche se non gradisce la marca.
Io mi faccio una graziosa tisana al bergamotto che fa sempre Casa&Babbucce...
"Allora, -chiedo io- raccontami un po' di te!"
"...C'è poco da dire..."
"Ehm... parlami del tuo lavoro..."
"Eh... lavoro in banca..."
"..." -io-
"..." -coinquilino-
"..." -nanerottolo-
Un minuto di raccoglimento.
......
.....
....
...
..
.
"Giochiamo a monopoli va!"
E per la sua grande gioia, tiro fuori il mio graziosissimo monopoli tascabile comprato in edicola che ha le microbanconote e le casette così piccole che si prendono con le pinzette per le sopracciglia.
Cominciamo a giocare. E' molto silenzioso. Io mi ritrovo a disquisire col coinquilino pur di dire qualcosa che sennò col bergamotto la lingua mi si fodera di pile (si legga PAIL... che è un tessuto... piuttosto pesantino...).
Coinqui sta vincendo, lui perde. Io compro l'impossibile, che non si sa mai. Dopo un po' cominciano le trattative.
E qui inizia a dare il meglio di se.

Tristano "Io voglio il tuo giallo. Me lo dai in cambio del mio blu?"
Io "Ma anche no! Te lo do se mi dai il tuo blu e il tuo rosso!"
Coinqui "Secondo me non ti conviene darglieli sennò si fa le case dappertutto."
T "Infatti... magari lo do a te ad un prezzo di favore..."
C "Tipo?"
T "Non so... 100 Euro e una notte in albergo da me gratis."
Io "...!?"
C "...Ma... Non funziona proprio così il gioco..."
T "Beh ma almeno movimentiamo un po' il tutto!"
Io "...!!"
C "Per te va bene?" rivolto a me
Io "...Beh... Dai... Voglio vedere come va a finire la partita..."
T "Per me e lui va a finire bene..."

Io non ho parole! Ci stai provando col mio coinquilino!!!!!!!! E IN MANIERA SCHIFOSAMENTE SPUDORATA?!?!!?!?!?!?!?!?

E continua!...
T "Comunque, per avere 29 anni, sei messo male. -riferito a me- Tu invece ti mantieni molto meglio... -riferito al coinqui-"
C "Grazie, io ne ho 24!"
T "E poi sei alto e hai un bel fisico. -sempre riferito al coinqui- Tu dovresti fare qualcosa... a parte per l'altezza... -parlando di nuovo di me-"
Io "Potrei sempre metterti giu a quattro zampe, salirti sulla schiena e così sarei più alto!"
T "Ah, tu sei abituato a mettere la gente a quattro zampe? Bisogna essere più alti per approfittarne. Non so se mi spiego..."

Si, mio caro, ti spieghi benissimo...

Soprattutto dopo aver chiesto il numero al mio coinquilino, credimi... 

L'unica cosa che ti farei fare piegato a novanta è il portaombrelli... 
E so bene quanto la cosa ti stuzzichi la fantasia!!




- Ma tuo figlio si sposa con Caterina "spiaggia libera"? Sai perchè la chiamavano spiaggia libera? Perchè chiunque passava, infilzava l'ombrellone. - ("Mine Vaganti", F. Ozpeteck)


N.B. Nessun coinquilino è stato maltrattato o abusato sessualmente durante la produzione di questo post. Ogni riferimento a fatti, cose, persone, nani e coinquilini è puramente casuale. 

sabato 15 ottobre 2011

Belin & Belen

Eh si. Ne sentivo proprio il bisogno. Mi svegliavo la mattina e mi dicevo: "Cacchio, ho la necessità di vederla ancora!"... La mia vita cominciava a perdere di significato senza una notizia, un'informazione qualsiasi, uno spot o un programma con al centro la Belen... Giuro, mi stavo proprio preoccupando per lei perchè non la vedevo da troppo tempo. Avevo l'ansia, un malessere alle interiora, un senso di vuotume per lei perchè non c'era più. Era diventata come una puzzetta in una stanza chiusa dopo qualche ora: hai il sentore del fetore, ma non ne capisci il retropuzzo.
E adesso... patarapam! Eccola di nuovo qui... la sua dolce presenza confortante, quella certezza della vita racchiusa nella sua essenza. Mi ritorna alla grande sulla bocca di tutti, soprattutto di uno... E quale modo migliore per fare il grande ritorno? Ma ovviamente con un bel pornazzo! Rigorosamente domestico perchè sennò poi non mi sa più di scandalo.

............

Abbella... anzi... Abbelen... Ma ne avevamo proprio così tanto bisogno!? Non sei manco originale... E' da mo' che voi vips mi fate i filmini zozzerelloni a casa e poi... Ops! Mi saltan fuori GUARDACASO proprio quando di voi era appunto rimasto solo il retropuzzo.
Che poi, vojo dì... C'era ben poco da vedere ormai... c'hai sfrantecato li cojoni tutta nuda per anni, con sto video c'hai fatto solo vedere quei 3,2 cm quadrati che ci mancavano... e non sono poi tutto sto granchè, fidati... Gnocca lo sei, per carità... Ma hai una patonza tu come tutte le altre e non ne hai fatto un uso poi tanto più originale rispetto a loro... E' un buco... E gli hai fatto fa' il lavoro da buco: l'hai riempito. Poco, ma l'hai riempito. Perchè, anche lì, almeno te lo potevi scegliere un pochino meglio... C'hai sto popò di Corona a portata di coscia e con chi vai a fare la sporcacciona? Col Cugino di Campagna!? Sei anche scema allora...
Belen... Belenuccia mia... Se proprio ti devi far sbatacchiare come una tovaglia piena di molliche almeno fallo per bene... fallo con un bel manzo con un batacchione come si deve che la gente lo guarda e dice "Però, almeno s'è impegnata!"... Non mi scegliere sto poraccio che non se lo riesce a trovare manco col TomTom... Guarda la Paris Hilton: s'è fatta riempire come una tacchinella a Natale... Per carità, lei è un ciocco di legno di pioppo abbastanza inespressivo e tu sei una bellocciona trafilata al bronzo, però la biondina s'è impegnata parecchio... s'è smascellata non poco! Te che hai fatto? Le carezze al gatto? Hai succhiato il bastoncino del Liuk? Dai, non va bene manco per la merenda delle quattro... Lo dicevi a me e ti davo due drittine che magari ti andava anche un po' meglio... Valà, potevi addirittura chiamare il Colin Farrell (che tutti noi ce lo saremmo fatti volentieri anche sui chiodi, foderato di pelo di lontra). Anche il Colin, poretto, s'è dovuto impegnare parecchio: per far vedere al meglio il suo cero pasquale, è dovuto andare con una sinuosa cioccolatina. Che quelle si sa, sono abituate all'estremo, ai limiti dell'impossibile, ai porta abiti del Mercatone Uno. Te c'hai fatto la figura della fica secca!
Gioia mia, ma non sta bene così...
E adesso il telefonino dove te lo strusci? Lo sappiamo benissimo ora che il Nokia lì NON CI ENTRA! Perchè sei stretta come il buco per le cuffiette dell'iPod... C'hai poco da far la figa adesso... che tu fossi un bene di uso comune lo sapevamo tutti, ma ora sei fregata alla grande. I maschi (quei pochi che ancora apprezzano inspiegabilmente le vulve) avevano delle fantasie su di te che manco Rocco Siffredi ai tempi d'oro si sarebbe sognato. Ora che ti hanno vista che ti fai ribaltare come una cotoletta impanata, che mi si fantasticano?! Per di più da un poveretto che sembra il commesso sfigato della Coop... Io mi metto nei loro panni (o almeno ci provo) e se ti avessi visto che ti facevi sventrare come un pesce gatto almeno mi sarei detto "Mynkja oh, questa la prendi e te la giri come un pollo allo spiedo!"... ma così mi verrebbe da dire "Ah fa solo questo? Mynkja oh, mi prendo una bambola gonfiabile che me la piego come uno gnocco!". In ogni caso, l'espressione Mynkja Oh è d'obbligo perchè rappresenta al meglio la mentalità del tuo amato pubblico.

Abbelen, ma cosa mi combini? Ma si sa che ste cose non vanno filmate a meno che tu non ne voglia fare una professione... mmm... vabbè no dai scherzavo, hai fatto bene... in fondo è quello che fai ancora adesso... Però almeno sii coerente. E' inutile che mi fai il giro dei talk show a dire che "Non sono la classica bellezza da copertina, io sono intelligente, ho studiato, so fare tutto e l'ho dimostrato". Eh si, credeghe agli ufo... Amore, hai proprio dimostrato che sai fare di tutto, anche i pompini col culo. Brava. Ma non ce l'hai solo tu, tesoro. E sicuramente non sei la migliore. In nessun settore. E poi per favore mo' tappa con la tua vongola pelosa la bocca del Fabrizietto che quello si sta infoiando e grida ai quattro venti che ti hanno stuprato e privato della tua privacy... Che detto da quello che ti ha portato alle Maldive per farsi fotografare mentre ti randellava a colpi di mazza fa lo stesso effetto del Papa che dice "Io sono povero e amo i finocchi". Ti concedo solo che non te l'aspettavi e che ci sei rimasta male, dai... sono buono oggi... no non è vero, ho mentito. Manco quello ti concedo. Perchè sei recidiva!
Vabbè senti tesò... Famose 'na risata dai... Sei 'na zozzona che fa all'ammore col cicles e c'ha la patata stretta. Ridici su. Che te passa 'a paura.

E dulcis in fundo, un consiglio. Da amichetto del cuore, proprio.

Al prossimo video...

Belin Belen fattelo uno sbiancamento anale!



giovedì 13 ottobre 2011

The Loser's Game - Puntata 1 "Frantumio"

Beh... dopo cocenti delusioni amorose estive (che col sole d'agosto ti bruciano parecchio e lasciano un piccolo marchio a fuoco su una coscia come quelli delle vacche tedesche), il mio corpo e il mio spirito necessitavano di un rinfrescante nuovo inizio e di una balsamica pomata antiscottature. Non ci volle molto quindi per far si che le magie di internet e l'arsura della lussuria facessero il loro dovere.

E IN PRINCIPIO IO DISSE: "SIA LA FROCIA!". E DALLA CHAT LA FROCIA FU.

Ed è qui che ha inizio il nostro viaggio nel meraviglioso e singolare mondo degli appuntamenti ignobili con sfigati a piede libero. Da questo primo soggetto che ha tracciato la linea di demarcazione tra il vivere come farebbe ogni essere umano dotato di buonsenso e me.

Signori e signorinelli, vi presento FRANTUMIO. Nome in codice per "Tritacoglioni".

Il soggetto, noto al mondo per la sua enorme varietà di argomenti che spaziano dalle dimensioni dello scroto di un nano albino alle conoscenze millimetriche della disposizione dei granelli di polvere presenti sugli scaffali espositivi dell'Ikea, ha un'apparente età di circa 15 anni. Si può conoscere la sua vera età mozzandogli con estrema gioia un arto a scelta e contando i cerchi all'interno. Il suo lavoro, spiegato nei minimi particolari durante una cena, una birra, una tazza di tea notturna, un film, le pubblicità annesse, un digestivo e la preparazione della pastiera napoletana, consiste nel proporre alle infrastrutture a fondo commerciale del settore zootecnico delle soluzioni amministrative e commerciali atte alla salvaguardia del patrimonio finanziario e alla sicurezza degli investimenti futuri sulla base dei precari andamenti del mercato locale e globale. 

Ovvero fare polizze assicurative alle fattorie. E bastava dirla così in fondo.

Frantumio lo invitai a cena da me. E mai scelta fu più sbagliata. Diciamocelo, non avevo tutta sta gran voglia di conoscere chicchessia... se avessi dovuto anche sbattermi per vestirmi bene, acconciarmi e trovare una location idonea a questo incontro tirato per i capelli, ciao... ma proprio ciao ciao con due mani.
Perciò, decisi di giocare in casa. Nel vero senso della parola. Ma niente di che, 'na roba alla buona sciuè sciuè... Un po' di pollo con un'insalatina che va sempre bene.
Tranne a lui.
"Certo che il pollo potevi cuocerlo un po' di più e potevi anche salarlo meglio. Sai, il pomodorino fresco toglie la sapidità."
Sorrido e gli porgo il sale.
"Comunque l'insalata l'hai preparata ieri? No, perchè sembra un po' molliccia."
Alzo un solo sopracciglio e gli porgo il pane ai 5 cereali del Mulino Bianco.
"La prossima volta il vino lo porto io che questo sembra il Tavernello del mese scorso"
Ecco bravo signor Splendor, la prossima volta magari fai qualcosa di utile e stirati le palle col ferro da stiro così almeno hai un motivo per venire qui e sparare cagate a random!

A parte gradire poco la mia cucina, Frantumio, proprio perchè si sente molto a suo agio ed in vena di confidenze esclusive con me, decide di dare un suo personalissimo contributo per migliorare l'estetica del mio monobilocale*.
"Ma il film lo guardiamo su quella televisione lì? Ma è piccola! Dobbiamo guardarla qui dal tavolo sennò non si vede niente."
"Ma no, - dico io con il fascino, il garbo e il savoir faire che mi contraddistinguono - mettiamoci sul divano così stiamo più comodi."
"Beh lo dici tu... è spostato a sinistra e la televisione è nell'angolo a destra e per di più lontana. Secondo me dovresti spostare i mobili perchè così non va bene. E questo divano l'hai preso al discount del mobile vecchio? Guarda: è durissimo. E questo coso che c'è sopra?! Mi prenderò qualche malattia se mi siedo?"
No, tesoro. Solo un po' di ceffoni così forti che quando esci di qui ti arrestano per vagabondaggio.

Frantumio si diletta a commentare il film in maniera alquanto anomala, giacchè appunto parla e non sente e/o non capisce quello che sta avvenendo durante il film. Che per la cronaca è "American Pie". Quindi non proprio un "Uccelli di rovo" o un qualsivoglia film di Stanley Kubrick. E il suo commento è intervallato dai suoi lievissimi e assolutamente poco frequenti scatti e urletti dovuti alla scomodità del divano sul quale eravamo leggiadramente appoggiati.
"Mi servirà il fisioterapista quando mi alzerò da qui."
Ti servirà un appassionato di puzzle perchè ti scompongo se non la smetti.

Notando il suo impercettibile disagio, mi affretto a farlo sentire più a suo agio invogliandolo al ritorno nella sua abitazione con dei sottili sbadigli. E considerando che la mia bocca è abbastanza capiente da accogliere 5 polpette grosse alla volta, credo che i suddetti sbadigli potessero essere visti anche dallo spazio. Ma lui nella sua infinita saggezza non coglie. E propone quattro chiacchiere davanti ad una tisana. 

Mapporca.......

La disquisizione, di circa 2 ore e mezzo, prevede i seguenti argomenti:
- La conta dei cm2 di spazi vuoti presenti sul mio cranio dovuta alla calvizie
- Lo sberleffo dei miei anni paragonandoli a quelli dell'età senile
- La continua richiesta di quando andrò a vivere in un ospizio
- La continua derisione del mio lavoro di teatrante infantile
- La continua derisione del mio modo di cantare
- La continua derisione del mio mobilio
- La continua derisione del mio operato in cucina
- La continua derisione del luogo in cui vivevo (ok, questo però forse era anche giusto in fondo)
- La continua derisione deSENTI MI HAI SCASSATO LA MYNKJA E' TARDI E HO SONNO.

Frantumio questa volta percepisce il mio appena accennato stato catatonico e assolutissimamente di sua spontanea volontà decide di ritirarsi a miglior vita. Raccoglie la sua giacca di montone scosciato color cachi maturi (e grazie a Dio morti e sepolti) e si avvia verso la sua autovettura.

Siano ringraziate le divinità celesti, ma proprio tuttetutte, che mi hanno liberato da TOC TOC.

...

TOC TOC.

...

E' lui? 

TOC TOC.

...

Ti prego fa che sia Jack lo Squartatore...

Apro.

E' lui.

"Ciao?... Hai... dimenticato qualcosa?" chiedo io, un po' preoccupato. 
"Si... cioè ho dimenticato una cosa importante... Io... ho... dimenticato... questo..."

E MI BACIA.

O.o'

WOOOOOOOOOOOOO! 

"Scusami, volevo farlo dal primo momento che ho messo piede qui dentro, non so come ho fatto a resistere perchè sei davvero una persona eccezionale e mi piaci tantissimo e volevo baciarti subito ma poi ho pensato che sarebbe stato troppo perchè sarebbe stato troppo affrettato e non volevo sembrarti un poco di buono però mi sei piaciuto fin da subito e mi sono agitato e non volevo più andarmene perchè aspettavo il momento buono per trovare il coraggio di farlo e quando hai detto che ti sentivi stanco e volevi andare a dormire io ho detto che me ne sarei andato in realtà avrei voluto solo stringerti e baciarti perchè non ce la facevo più e solo dopo che sono uscito mi sono reso conto che stavo per perdere l'occasione giusta per farlo e allora sono tornato indietro ho bussato e mi sono fatto coraggio e ti ho baciato.........

......Ti prego dimmi qualcosa!"


Se mi togli la lingua dalla gola, ti dico volentierissimo di andare a fanculo... coglione!...



*monobilocale: un appartamento di 70mq diviso su due piani e maldisposto al punto da renderlo praticamente uguale a due monolocali brutti.

martedì 11 ottobre 2011

The Loser's Game - Puntata 0

Dopo un bel po' di tempo, precisamente dopo 4 anni di travagliata relazione, son tornato single. Ebbene si... sono di nuovo a piede libero... ok questo è successo più di un anno fa (esattamente il 5 agosto 2010 alle ore 15.34 PERCHE' IO NON MI RICORDO ASSOLUTAMENTE QUANDO MI HA PIANTATO PER TELEFONO ADDUCENDO SCUSE IMPLAUSIBILI PER POI ANDARE A FARSI LA QUALSIASI ALTROVE... proprio no!).

E da allora ho iniziato, un po' a rilento, ad avere di nuovo appuntamenti, a conoscere persone nuove che possano aprirmi nuovi orizzonti... 
...E che invece mi aprono la porta per la loro sfigaggine!... e credetemi sono davvero dei nuovi orizzonti della stupidità umana!...

Con questa etichetta, THE LOSER'S GAME, voglio rendervi partecipi di queste mie avventure imbarazzanti nel mondo degli appuntamenti sfigati...

Almeno ridiamoci su...

Pisellove 


lunedì 10 ottobre 2011

Gay: Made in Taiwan


Chi mi conosce lo sa. Io non sono un fan sfegatato della moda. Basti pensare che la maggior parte delle mie magliette le ho acquistate quando andavo alle medie... E non stiamo parlando proprio di un annetto fa... Eppure... Malgrado il mio ripudio, ho ceduto anche io agli acquisti sfrenati da sfranta fascion victim! E ho ceduto parecchio... pure troppo... 140 €urissimi per il guardaroba estivo... in saldo estremo. Senza nemmeno averli sul conto! Benissimo...
Però l'ho fatto e vado anche sufficientemente fiero dei miei acquisti. Quello che mi sconvolge, oltre all'estratto conto che sembra quello di Whitney Huston dopo che ha fatto la spesa dal suo Personal Pusher, è che i miei nuovi vestiti sono già passati di moda 5 minuti dopo averli comprati e soprattutto che tutti (ma proprio tuttitutti) hanno esattamente le stesse cose che ho io, magari di differenti colori e con una taglia decisamente più piccola della mia, ma sono tutti vestiti come me. O meglio, io sono vestito come tutti gli altri. Come se tutti gli esseri umani di Milano avessero deciso di adottare una divisa che li identificasse. Manco fossimo in un lager. O forse si e non me ne sono accorto? Bah.


Sta di fatto che attualmente i gay, o Finocchibus Comunis, si distingue dagli altri per l'assoluta mancanza di originalità nel decidere della propria immagine.
Faccio ora un esempio esplicativo.


Luglio. Essendo single da circa un anno, decido di dare un'occasione a qualcuno di stupirmi con effetti speciali e gli concedo un appuntamento. Niente di complicato. Un semplice aperitivo.

"Senti, come faccio a riconoscerti visto che mi hai contattato su internet e l'unica effige che ho di te è un primo piano del tuo orecchio?" chiedo io molto tranquillamente.
"Tranquillo, ti aspetto fuori. Ho una maglia bianca con lo scollo largo, i jeans color sabbia coi risvoltini alle caviglie. Io sono moro coi capelli rasati di lato e il ciuffone sul davanti. Non puoi sbagliare!".


Dici?
Certo, la tua descrizione è così dettagliata che so esattamente quanti peli nel naso hai ancor prima di averti visto, mio caro. Peccato che davanti al locale ci sono tipo 40 persone tutte con i capelli rasati di lato, il ciuffone sul davanti, maglietta bianca con mega scollo e jeans color sabbia coi risvoltini alle caviglie. Dei cloni. Uno uguale all'altro. Indistinguibili. Come i cinesi. Se alzano un braccio, sotto l'ascella c'è scritto "Made in Taiwan".


Ora. Voglio dire. Ok, va di moda la maglietta larga, il pantalone tutto stretto che poi si porta con un risvoltino alle caviglie, il taglio così che è all'ultimo grido... ma qui siamo all'ultimo urlo di Munch! Ma dico, l'originalità? La personalità dove la mettiamo? Cioè, non fraintendetemi. Non è che dobbiamo fare come Arisa che andiamo a depredare l'armadio della nonna per fare gli alternativi, ci sta che ti vesti alla moda. Però rendila tua, cazzarola! Che ci vuole? Ti sei almeno fermato un secondo a chiederti se quella roba ti sta bene addosso? No, ovviamente. L'importante è avere i vestiti come ce li hanno tutti, poco importa se mi sta bene o male. Già, perchè tra l'altro ormai i vestiti vengono progettati per una sola ed esclusiva tipologia di persona: il Maschius Manzus. Ovvero il classio figo imperiale supremo. Alto 1,80, possibilmente castano chiaro con occhio verde, spalle belle larghe, pettorali di marmo di Carrara, addominali iperscalpellati, vitino strettostrettostretto e il culo piccolo tondo e sodo come piace tanto a me. Peccato che questi esseri celestiali rappresentino solo il 2% scarso della popolazione maschile. E solo ed esclusivamente a loro possono andar bene questi vestiti modaioli A PRESCINDERE. Tutti gli altri devono un po' adeguarsi. Ripeto, adeguarsi, non imitarsi. Nel senso che se io non ho un pettorale decente, è inutile che metto la maglietta rivelapettorale se poi ho una sesta di tette dovute alla ciccia! Se ho le gambe che sembrano due tronchi si sequoia e faccio il risvoltino al pantalone, mi si ferma la circolazione sotto le caviglie e i piedi mi diventano due ciocchi di legno massello dipinti di blu. Se sono praticamente calvo, difficilmente sarò in grado di portare un ciuffone sul davanti, a meno che non rinfoltisca il bulbo facendomi un riportino coi peli del culo!

Ragazzi, amici miei, finocchiette mie adoratissime.. Pensate ogni tanto. Vi prego. Essere alla moda va bene, va benissimo. Anche io lo faccio quando posso, per carità. Ma non dimenticatevi di essere voi stessi, di lasciare spazio alla vostra personalità. Personalizzatevi la vostra moda! Ve lo chiedo per favore..

E che il buon gusto sia con voi!