venerdì 27 marzo 2009

Cos'è l'amore?

Per me l'amore è qualcosa che si nasconde dietro piccole cose.. Cose banali a volte, ma che racchiudono dentro tutto il mistero di questo strano e fantastico sentimento..

L'amore è guardare l'altro ed emozionarsi per tutte le faccine buffe che fa, commuoversi a volte per la sua tenerezza e ridere per la sua ingenuità. Amare vuol dire anche cucinargli con il massimo impegno qualcosa che non ha mai mangiato, o lasciargli le patate al forno più croccanti. Amare può anche essere dargli il cuscino soffice e dormire con quello brutto perchè sennò dorme male. L'amore è quando giochi con la sua ciccia e non gli fai pesare che non è perfetto, quando non noti i suoi difetti perchè per te è l'uomo più bello del mondo. Amare vuol dire tornare sui propri passi dopo una litigata e accettare anche i suoi discorsi sconnessi pur di ricominciare ancora una volta a vivere l'amore e non il risentimento. Amare significa sopportare il suo alito pesante quando lo baci perchè non sta bene. L'amore è un sorriso quando non se lo aspetta, un abbraccio la mattina per scaldarsi tra le sue braccia, un bacio appassionato quando è tardissimo, è aspettarlo sveglio la notte, accettare anche i suoi momenti no e sopportare il fatto che sarà sempre troppo appiccicoso. L'amore è fatto di piccoli gesti di cui non ti accorgi finchè non ti vengono negati.

Lui fa tutto questo solo per me.
Lui mi ama..

La paura di invecchiare

Non diciamoci balle.. Ne ho 27 e in un soffio arriverò ai 30, ovvero alla soglia del declino. Ok, c'è chi sostiene che la vita cominci anche a 40 anni.. Ma la realtà è che quelli prima sono gli anni migliori, quando tutto è frivolo, facile.. Sarà anche che sono invecchiato precocemente, ma sento sempre più crescere dentro me una strana ansia, incontrollabile ed inesorabile che mi fa preoccupare più del domani che godermi il presente.. Ed essere gay di certo non aiuta! E capirete il perchè tra poco..

Questo non sarà un post felice.

Da circa sei mesi sono stato scaraventato nel meraviglioso mondo del lavoro.. O più propriamente del precariato.. Mi ritrovo a fare quelli che amo nel modo che più odio, guadagnando poco e niente e sentendomi costantemente insoddisfatto.. E mi rendo conto di essere ancora un mantenuto, di ricevere soldi dalla mamma per poter sopravvivere e pagare l'affitto.. Mi chiedo se sarò mai in grado di potermi permettere una casa mia, perchè il tempo passa e gli anni per poter pagare un mutuo diventano sempre meno.. Per non parlare della pensione (cosa alla quale avrei dovuto già pensarci).. Ne avrò mai una continuando a lavorare in nero? Come mi manterrò quando non ci sarà nessuno che mi darà una "paghetta" mensilmente? E questi sono quelle preoccupazioni che hanno un pò tutti, soprattutto nel mondo del teatro..
Quello che mi spaventa è diventare un vecchio solo e triste.. A me le persone anziane fanno tanta tenerezza.. Sono come bimbi sperduti, ma con la certezza di aver già terminato il loro cammino, di non aver niente per cui vivere.. Tranne quelli ancora sposati. Loro sono meravigliosi. Hanno ancora la forza di lottare perchè hanno ancora qualcuno da amare.. Ricordo i nonni di una mia cara amica: lei un giorno si spense per una malattia e lui, che non riusciva nemmeno a respirare senza lei, si tolse la vita poche ore dopo, con la foto della moglie tra le mani. Questo è un grande amore.. Qualcosa che ti fa continuare a vivere, anche al di là della vita stessa.. E io che sono gay lo troverò questo amore? Non vedo davanti a me una bella casetta col recinto, un marito che mi abbraccia e due bambini che giocano col cane in giardino. Mi sento quasi destinato a ritrovarmi in chat a cercare o pagare giovincelli per venire a letto con me pur di sentire del calore umano.. Non è assolutamente triste?
E quindi si, ho paura di invecchiare..
E ho paura di non sapere come affrontare questa cosa..

Perdonatemi se non ho scritto qualcosa di allegro nè di particolarmente sensato, ma ho voluto scrivere questa cosa nella speranza di esorcizzare questa mia paura.